
Lesioni cartilaginee
Cause, trattamenti e innovazioni tecnologiche
Le lesioni cartilaginee possono causare dolore e limitare i movimenti, rendendo difficile anche svolgere attività quotidiane. Poiché la cartilagine non si rigenera facilmente, è essenziale intervenire con le giuste cure. Scopri quali sono le cause, i sintomi e le soluzioni più avanzate per proteggere la salute delle tue articolazioni.
Il ruolo della cartilagine nelle articolazioni
La cartilagine articolare è un tessuto resistente ed elastico che riveste le estremità ossee, riducendo l’attrito e assorbendo gli impatti. Permette movimenti fluidi e protegge le articolazioni, come quelle del ginocchio, dallo stress meccanico quotidiano. Un dettaglio curioso? L’attrito tra due superfici cartilaginee è inferiore a quello tra due pezzi di ghiaccio.
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A differenza di altri tessuti, la cartilagine non è vascolarizzata, quindi ha una capacità rigenerativa molto limitata. Quando si danneggia, difficilmente si ripara spontaneamente, rendendo necessario un intervento specifico per ripristinarne la funzionalità.​
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Tipologie di lesioni cartilaginee
Le problematiche cartilaginee rientrano in due grandi categorie: lesioni degenerative e lesioni traumatiche.
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Le lesioni degenerative sono spesso collegate a:
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Usura dovuta all’invecchiamento.
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Sovraccarichi articolari causati da attività ripetitive.
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Patologie come l’artrosi, che portano alla progressiva degradazione del tessuto cartilagineo.
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Queste condizioni si manifestano con dolore, rigidità e gonfiore, peggiorando nel tempo se non trattate adeguatamente.
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Le lesioni traumatiche si verificano in seguito a incidenti o movimenti innaturali e sono piuttosto comuni negli sportivi. Provocate da:
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Impatti diretti, come cadute o colpi.
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Movimenti improvvisi e torsioni eccessive.
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Coinvolgimento di altre strutture articolari, come menischi o legamenti.
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​​​Strategie di trattamento
A seconda della gravità e del tipo di lesione, esistono diverse opzioni terapeutiche.
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Rifissazione Cartilaginea
Quando un frammento di cartilagine si stacca, è possibile reinserirlo chirurgicamente tramite tecniche artroscopiche avanzate. Questa procedura permette di preservare il tessuto originale e ripristinare la funzionalità dell’articolazione.
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Microfratture e Nanofratture
Queste tecniche favoriscono la formazione di nuova cartilagine praticando piccoli fori nell’osso sottostante:
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Microfratture: stimolano il rilascio di cellule staminali dal midollo osseo.
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Nanofratture: utilizzano strumenti più raffinati per migliorare il processo rigenerativo.
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Indicate per lesioni di piccole dimensioni, queste metodiche favoriscono la formazione di un tessuto cartilagineo sostitutivo, sebbene non identico all’originale.
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Autotrapianto di Cartilagine: Tecnologia Innovativa
Una delle soluzioni più avanzate è AutoCart™, una tecnica che utilizza frammenti di cartilagine prelevati dal paziente per riparare l’area danneggiata. Il processo prevede tre fasi:
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Raccolta di cartilagine sana da zone non portanti.
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Frammentazione e preparazione del tessuto prelevato.
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Applicazione nella zona lesa, utilizzando un biomateriale adesivo che ne favorisce la rigenerazione.
Questa metodica minimamente invasiva rappresenta un’alternativa biologica con ottimi risultati nel ripristino della cartilagine.
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Tempi di recupero
I tempi di recupero dipendono dalla tecnica utilizzata e dalla gravità della lesione. Dopo un intervento di microfratture o nanofratture, è necessario camminare con un carico parziale per circa 4-6 settimane, mentre il ritorno alle attività sportive è generalmente previsto dopo 3-4 mesi.
La rifissazione cartilaginea, invece, richiede un recupero più lungo, con un rientro allo sport tra i 6 e i 9 mesi.
Per chi si sottopone alla tecnica AutoCart™, il carico può essere aumentato progressivamente dopo 4 settimane, con la possibilità di riprendere l’attività sportiva entro 3-4 mesi.
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Preservare la cartilagine è fondamentale per evitare ricadute e mantenere la funzionalità articolare nel tempo.
Mantenere un peso corporeo adeguato aiuta a ridurre il carico sulle articolazioni, mentre il potenziamento muscolare del ginocchio contribuisce a migliorare la stabilità e a prevenire ulteriori danni.
È inoltre importante evitare sovraccarichi e movimenti ripetitivi che possano accelerare l’usura cartilaginea.​​






